INFO TURISTICHE
Bisenti (Te), la medievale Bisentum, si trova a m.274 s.l.m. su un terrazzo alla destra del fiume Fino, al confine tra le province di Teramo e Pescara, nella valle incontaminata la VAL FINO. Un percorso unico e particolare tra storia e credenza popolare, la tradizione narra che Bisenti abbia dato i natali a Ponzio Pilato. Situato alle falde nord-orientali del Gran Sasso, il piccolo borgo vanta origini antichissime che risalgono all’età preromana. In epoca medievale, il suo territorio fu ricompreso nell’abbazia di Montecassino, per poi passare nelle mani dei signori Acquaviva, degli Sforza e dei Fallerio. E proprio della sua storia “illustre” Bisenti conserva testimonianze di grande interesse storico-culturale, ad iniziare dalla Chiesa madre di Santa Maria degli Angeli (XV-XVI secolo) annoverata tra le più importanti basiliche abruzzesi. Realizzata a pianta rettangolare e ad una sola navata, la Chiesa domina la piazza principale del borgo con il suo campanile di 40 metri mentre al suo interno, oltre agli affreschi seicenteschi attribuiti a Giacinto Diana, Angelo Ronzi e Giuseppe Gianni. All’interno della chiesa madre è conservata una preziosa statua in terracotta della “Madonna con Bambino in adorazione”, pregevole opera di Giovan Francesco Gagliardelli (1500) e considerata un vero e proprio capolavoro dell’arte sacra abruzzese, il maestoso organo a canne presente è datato 1800-1801, realizzato da Giovanni Gennari da Rovigo. Nell'altro lato della Piazza è d'obbligo fare una visita la Museo del Montonico. Altre chiese presenti sul territorio sono quella quattrocentesca di Sant’Antonio Abate, dove ha sede permanente la statua del santo patrono degli animali, e la chiesa di San Pietro, entrambi situate fuori le mura del borgo. Caratteristiche sono le vie e le piazze del centro storico, dove svetta la Torre medievale, unica rimasta delle tre torri poste lungo le mura di cinta. Ed ancora l’antica Fonte Vecchia, il Belvedere e la casa Badiale realizzata nel XV secolo ad opera degli Acquaviva e appartenuta ai padri Celestini (sulla facciata vi è uno stemma del 1479). Nella presunta abitazione di Ponzio Pilato è possibile apprezzare l’antico pozzo-cisterna collegato alla Fonte vecchia tramite una serie di cunicoli e il loggiato di impianto medievale. Ma Bisenti è anche luogo di folklore, tradizione ed enogastronomia. Basti ricordare il Revival dell’uva e vino Montonico che immancabilmente si svolge la prima domenica di ottobre con la suggestiva sfilata dei carri allegorici e l’allestimento di stand enogastronomici per la vendita dei prodotti tipici locali. Il Vino Montonico oggi rappresenta l’unica eccellenza del territorio in fase di forte rivalutazione ed interesse. Altre manifestazioni sono: la festa di Santa Maria degli Angeli, il 2 agosto, con la processione descritta da Gabriele D’Annunzio nelle "Novelle della Pescara", la festa di San Pasquale Baylon e San Gabriele dell’Addolorata del 17 maggio, e quella dedicata a San Antonio abate (17 gennaio) con la rappresentazione itinerante del "Sant’Antonje" secondo gli antichi usi e costumi molto caratteristici.
TOURIST INFORMATION
Inspired by historical facts and popular belief, the tradition says that the newborns of Bisenti were handed over to Pontius Pilate. This village situated at foot of the north oriental slope of the Gran Sasso, has ancient origins dating back to pre-Roman times. In Mediaeval times it was included into territory of the abbey of Montecassino and was than handed over to the Lords of Acquaviva, of the Sforza and of the Fallerio. Bisenti has kept several important testimonies of this great history such as the Mother Church of Santa Maria degli Angeli (15th-16th century) counting among the most important basilicas of Abruzzo. This church has a rectangular one-nave layout and its 40 meters-high bell tower, dominates the main village square. In the inside are treasured 17th century frescoes attributed to Giacinto Diana, Angelo Ronzi and Giuseppe Gianni and a precious 1500 terracotta Madonna degli Angeli, which was executed by Francesco Gagliardelli and considered to be a masterpiece of Abruzzo religious art. Other two churches are worth visiting: the 15th-century church of Sant'Antonio Abate, where a statue of the Patron Saint of animals is kept all year long and the Church of San Pietro. Characteristic lanes and squares lead to the last of three mediaeval towers remaining from the ancient city walls and jutting over a rich historical centre. There the visitor can stroll between the Fonte Vecchia, the belvedere, the 15th-century abbey house built by the Acquaviva and belonging to the Celestine Fathers (it bears a 1479 coat of arms on its façade). In the house which is thought to have been of Pontius Pilate an ancient cistern well, that was originally connected to the ancient spring by a series of tunnels and an medieval arcaded loggia, can still admired. Bisenti is also famous for its folklore, tradition wines and gastronomy. Not to be missed is the annual Revival dell’uva e vino Montonico (Grapes and Montonico Wine Revival), that takes place on the first Sunday of October with its carnival floats and typical local product stands. Bisenti organises many other festivals such as the Festa di Santa Maria degli Angeli on the 2nd of August, that has become famous for having been described by Gabriele D'annunzio in his “Novelle della Pescara” short stories, the San Pasquale Baylon and San Gabriele dell'Adolorata Festival on the 17th of May. Finally on 17th of January the San Antonio Abate Festival stages an itinerant representation of “Sant Antonio” reminding ancient costumes and traditions.
TOURISTISCHE INFORMATIONEN
Gemäß Überlieferung - zwischen Geschichte und Volksglaube - soll Bisenti die Geburtsstadt von Pontius Pilatus sein. An den nord-östlichen Hängen des Gran Sasso gelegen, weist das kleine Dorf alte Wurzeln auf, die auf die vorrömische Zeit zurückzuführen sind. Im Mittelalter wurde das Gebiet der Territorial-Abteil Montecassino angegliedert, und wurde danach von den Herrscherfamilien der Acquaviva, der Sforza und der Fallerio regiert. Von dieser, seiner "berühmten" Geschichte bewahrt Bisenti Beweise auf, die von großem geschichtlich-kulturellem Interessen sind, beginnend mit der Chiesa Madre di Santa Maria degli Angeli (15.-16. Jahrhundert), die zu den wichtigsten Basiliken der Abruzzen zählt. Diese besteht aus einem einzigen, rechteckigen Kirchenschiff und dominiert den Hauptplatz des Dorfes mit seinem 40 Meter hohen Glockenturm. Im Innern wird die kostbare Terrakotta-Statue der Madonna degli Angeli aufbewahrt, welche im 15. Jahrhundert von Francesco Gagliardelli realisiert wurde und ein Meisterwerk der religiösen Kunst in den Abruzzen darstellt. Zu sehen sind auch diverse Fresken aus dem 17. Jahrhundert, welche Giacinto Diana, Angelo Ronzi und Giuseppe Gianni zugeschrieben werden. Weitere interessante Kirchen in der Umgebung sind die, aus dem 15. Jahrhundert stammende Kirche Sant'Antonio Abate (mit Statue des Schutzpatrons der Tiere) sowie die Kirche San Pietro. Charakteristisch sind die Gassen und Plätze der Altstadt, in welcher ein mittelalterlicher Turm emporragt, der einzige heute noch vorhandene Turm, der ehemals 3 Türme, die entlang des Mauerrings aufgebaut waren. Weitere Sehenswürdigkeiten sind der antike "Alte Brunnen", der Aussichtspunkt (Belvedere) sowie das Abteihaus, welches im 15. Jahrhundert von der Fürstenfamilie Acquaviva erbaut wurde. Dieses war im Besitz der Cölestiner-Bruderschaft (Wappen an der Fassade aus dem Jahre 1479). Im vermutlichen Wohnhaus von Pontius Pilatus ist es möglich, die antike Brunnen-Zisterne, welche durch eine Serie von unterirdischen Gängen mit dem "Alten Brunnen" verbunden war, und eine mittelalterliche Loggia zu besichtigen. Bisenti ist auch ein Ort der Folklore, Traditionen, und Enogastronomie. Davon zeugt das Revival dell'uva e vino Montonico, welches immer am ersten Sonntag im Oktober stattfindet, mit einem faszinierenden Winzerfestumzug und Marktstände für den Verkauf von typischen, lokalen Produkten. Weiter auch das Fest der Santa Maria degli Angeli am 2. August mit einer Prozession, welche von Gabriele D'Annunzio im Buch "Die Novellen der Pescara" beschrieben wird. Weitere Feste finden am 17. Mai, in Gedenken an San Pasquale Baylon und San Gabriele dell'Addolorata und am 17. Januar, in Gedenken an San Antonio Abate, mit der Darstellung des Reiseweges des Heiligen nach antiken Bräuchen und Sitten, statt.